La stretta relazione tra DSA e Autoefficacia – dr.ssa Susanna Ancora
La sensazione di Autoefficacia è la capacità di ciascuno di noi di percepirsi capace di padroneggiare specifiche attività, situazioni o aspetti della vita, ovvero in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati. L’Autoefficacia è quindi fortemente influenzata dall’ambiente e dalle esperienze di vita e anche dai piccoli traguardi quotidiani.
Avere un buon livello di Autoefficacia garantisce alla persona di avere un atteggiamento favorevole verso le attività e i compiti che gli si presentano, semplici o difficili che siano.
DSA e modalità di apprendimento
Al giorno d’oggi molto si sa e molto si dice sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), sia da fonti autorevoli, sia da studiosi e ricerche che si occupano di comprendere come e perché esistono queste diverse modalità di apprendimento nelle abilità grafo-motorie, abilità matematiche e abilità di lettura.
Spesso erroneamente definite come difficoltà e disturbi, in realtà i DSA sono delle peculiari modalità di apprendimento e la differenza sostanziale di approccio a tali modalità sta proprio in questo: ci si occupa molto spesso di come riabilitare, rieducare i bambini con diagnosi di DSA per conformarli al sistema di apprendimento standard, ma poco su come favorire in modo adeguato la loro personale modalità di apprendimento, potenziando allo stesso tempo un atteggiamento positivo e gratificante allo studio e di conseguenza un buon senso di Autoefficacia.
Ci siamo mai chiesti cosa pensano loro? Cosa provano? Come vivono queste differenziazioni continue? Come percepiscono la propria autoefficacia?
Nella pratica clinica ci si confronta spesso con bambini sfiduciati, insicuri e con una bassa Autostima e Autoefficacia, a causa della frustrazione continua nello studio e nelle difficoltà di raggiungimento delle aspettative, sia personali, sia percepite dai genitori e dagli insegnanti.
Gli obiettivi nella pratica clinica e nel tutoraggio per i DSA
Molto spesso il lavoro con lo Psicologo e il Tutor inizia e termina nel rendere consapevole il bambino che la sua modalità di apprendimento non è sbagliata o meno efficace, anzi, solo DIVERSA ma con le stesse potenzialità di tutti gli altri.
Una volta compresa e appresa la giusta modalità di apprendimento di ciascuno, si assiste a un processo di cambiamento importante: i bambini rifioriscono e ricominciano a vedere lo studio con delle nuove “lenti”, come con una nuova vista che permette loro di approcciarsi alla scuola non più come a qualcosa di mostruoso, ma come a qualcosa che in maniera autonoma riescono a gestire, favorendo quindi l’autostima e l’Autoefficacia.
Il mio lavoro sia durante la diagnosi che successivamente nella pratica con i bambini, oltre che nel tutoraggio e supporto allo studio per i DSA, ha come obiettivo primario proprio questo aspetto: generare un cambio di atteggiamento, favorire la comprensione della propria abilità di apprendimento e potenziare le abilità personali, sociali ed emotive.. garantendo una buona motivazione, migliorando l’Autoefficacia e di conseguenza l’approccio allo studio, in un ricco circolo positivo continuamente in divenire.
Ogni volta che incontro un nuovo bambino mi pongo sempre la stessa domanda, che adesso riporto qui, come spunto di riflessione: MA SE POTESSIMO SENTIRCI TUTTI ACCOLTI E STIMOLATI AD UTILIZZARE IL NOSTRO STILE DI APPRENDIMENTO, SENZA DISCRIMINAZIONI E DIFFERENZIAZIONI, QUALI GRANDI OBIETTIVI POTREMMO RAGGIUNGERE?
dr.ssa Susanna Ancora, Psicologa esperta in Neuropsicologia dell’età evolutiva e Tutor DSA